Premessa
Nello
scrivere questo corso si è tenuto conto del fatto che chi
si accosta al disegno 3D possieda una sufficiente conoscenza
delle tecniche di disegno bidimensionale.
Pertanto non ci si soffermerà su concetti già acquisiti
quali, ad esempio, l'interfaccia di autocad, l'uso di
tastiera e mouse, la gestione dei files, i layer, e così
via.
I
Disegni 3D.
Il
lavoro nelle due dimensioni si svolge su due assi, X
e Y; lavorando in tre dimensioni viene aggiunto
l'asse Z.
Un disegno con oggetti 3D può essere visualizzato da
qualsiasi angolazione, mentre la visualizzazione utilizzata
con i disegni 2D è paragonabile a quella di un oggetto visto
dall'alto.
La visualizzazione di un oggetto nelle tre dimensioni aiuta
a comprendere il suo vero aspetto e la sua forma. Aiuta
inoltre a concettualizzare il progetto permettendo di
effettuare scelte migliori. Infine, facilita la
comunicazione delle idee a chi non è abituato alle viste di
un elaborato in pianta, sezione e prospetto.
Un ulteriore vantaggio del disegno in tre dimensioni
consiste nel fatto che è possibile derivare dei disegni
bidimensionali dal modello tridimensionale permettendo un
risparmio di tempo notevole rispetto all'impiego delle
tecniche e dei metodi del disegno bidimensionale. Per
esempio, si potrebbe realizzare il disegno tridimensionale
di una parte meccanica o di un elemento architettonico e
poi, velocemente, ricavarne le viste superiore, frontale,
destra, ecc..
I
modelli 3D vengono generati utilizzando due metodi; il primo
è detto modellazione
superficiale e
consiste essenzialmente nel creare oggetti 2D collocandoli
nello spazio 3D. Il secondo metodo è detto modellazione
solida
e consiste nel definire gli oggetti tridimensionali come
forme solide invece che come superfici.
Se si desiderano dei modelli veramente realistici è
necessario creare dei solidi. Dopo tutto qualsiasi oggetto
reale ha una solidità.
Anche oggetti sottili come un cestino o un foglio di carta
hanno uno spessore. I solidi consentono di creare modelli
molto più realistici rispetto alle superfici.
Quando si crea un modello tridimensionale con la
modellazione solida, vengono utilizzate le forme di base del
modello: parallelepipedi, coni, sfere,
cunei, tori e cilindri.
Questi solidi di base vengono detti primitive.
Queste sagome primitive possono essere manipolate;
intersecandole, oppure aggiungendo e sottraendo ad esse
altre primitive, proprio come se si stesse modellando un
blocco di argilla in forme geometriche.
I solidi ottenuti dalla manipolazione di primitive vengono
denominati solidi
composti.
E' possibile unire primitive con primitive, solidi composti
con primitive e solidi composti ad altri solidi composti.
E' anche possibile ottenere informazioni relative alle
proprietà fisiche dei solidi creati.
NOTA:
questo
corso tratterà esclusivamente la modellazione
solida,
essendo la modellazione superficiale un argomento
differente, essa sarà trattata in un differente corso ad
essa dedicato.
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